|  1921, Monelli, pp. 1-121Monelli, Paolo
 1921
 Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino
 | 549 | Degan  e  Ferracin , salutate le ultime osterie, dove non è vero che prendevate la balla, come dicono i profani, ma ritrovavate con l’aiuto d’un litro di rosso tante cose buone smarrite, il letto, i piccoli, la casa, la speranza di tornarci dopo la guerra, i compagni della miniera, gli scherzi da recluta. |  | 
|  1921, Monelli, pp. 132-229Monelli, Paolo
 1921
 Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino
 | 1162 | E  Degàn  ripartirà per le cave d’oltralpe a batter il pistoletto,  Da Sacco  riprenderà gli arnesi da fabbro per la botteguccia di  Salisburgo ,  Pellin  andrà a vedere se la sua tirola ha fatto zaino a terra senza il suo intervento,  Mezzomo  guiderà ancora i carri su per le strade gelate,  Zanella  cercherà invano la casa sul  Piave  che la guerra gli ha spianato e partirà anche lui, dietro agli altri, per le miniere o le strade d’oltralpe. |  |