|  1921, Monelli, pp. 1-121Monelli, Paolo
 1921
 Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino
 | 1069 | E anche per quel sergentino lucido della  Croce Rossa  dell’angolo, che se amasse la sua patria sarebbe un sergentaccio di fanteria, scalcinato e magro, — e poi non sarebbe qui: sarebbe in tradotta. |  | 
|  1916, Bau, in Prezzolini, pp. 63-67Prezzolini, Giuseppe
 1918
 Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
 | 61 | Due Dame della  Croce Rossa , con dei veli svolazzanti, tra tanta maschia gioventù sembrano due colombe smarrite. |  | 
|  1915, Carlo S., in Prezzolini, pp. 144-145Prezzolini, Giuseppe
 1918
 Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
 | 36 | Perchè queste piccolezze di dolori, allegrie, passioni, questo presente che si dimentica di tutto quello che fu, tutte queste ferite che si rimarginano borghesemente sotto le mani delle damigelle e dame della  Croce Rossa  e per le beneficenze dei buoni cuori, con le limonate e i gelati e le calze di lana, tutto questo mi amareggia e fa si che mi sento ridicolo, per me e per gli altri. |  | 
|  1917, Rinaldi, in Prezzolini, pp. 237-249Prezzolini, Giuseppe
 1918
 Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
 | 1 | Quando le dolorose necessità della guerra imposero che il Convitto Normale di  Forlì , invece di accogliere il gaio sciame delle nostre scolare, si trasformasse in Ospedale Territoriale della  Croce Rossa , accarezzai nella mente un disegno, che il sentimento del dovere, valido appoggio alle mie deboli forze, mi permise, sia pure in forma modesta, di mettere in atto. |  | 
|  1916, prigionieri, in Procacci, pp. 481-485
 2000
 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
 | 47 | Io ho richiesto ora uno degli armadi farmaceutici a me indirizzati dalla nostra  Croce Rossa . |  | 
|  1916, prigionieri, in Procacci, pp. 481-485
 2000
 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
 | 50 | Ho protestato col consenso e l’appoggio del sig.  Colonnello C. , ho parlato a un generale ispettore; scriverò al conte R. ed alla nostra  Croce Rossa  — romperò ogni giorno le scatole al Direttore del campo fino ad ottenere il rinvio a  Mauthausen  o d’esser mandato a  Sigmund . |  | 
|  1918, prigionieri, in Procacci, pp. 491-506
 2000
 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
 | 206 | C’è qualche ragione di credere che i tedeschi rispettano più le spedizioni della  Croce Rossa , ma sopratutto bisogna creare un movimento d’opinione per indurre il Governo a intervenire direttamente. |  | 
|  1917, lettere varie, in Procacci, pp. 507-517
 2000
 Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
 | 19 | Le disposizioni stampate, affisse nei Comitati della  Croce Rossa , negli  Uffici postali  e riprodotte dai giornali, non portavano motivazioni; |  | 
|  1918, Gadda, pp. 103-131Gadda, Carlo Emilio
 1991
 Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918)
 | 57 | Cola  chiamava i nomi, io gli porgevo le cartoline: tutte stampate a cura della  Croce Rossa , provenienti da diverse parti d’ Italia , in varî tipi e colori. |  | 
|  1918, Gadda, pp. 103-131Gadda, Carlo Emilio
 1991
 Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918)
 | 214 | Ho ricevuto il settimo pacco della  Croce Rossa  di  Milano : pane. |  | 
|  1918, Gadda, pp. 103-131Gadda, Carlo Emilio
 1991
 Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918)
 | 270 | Due pacchi di pane, fra cui quello della  Croce Rossa , erano manomessi e depredati: gli altri no. |  | 
|  1918, Gadda, pp. 103-131Gadda, Carlo Emilio
 1991
 Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918)
 | 558 | Io consumai due «filoni» (biscotto a forma di pane) della  Croce Rossa  di  Milano , oltre il salamino e il pane tedesco. — |  | 
|  1918, Gadda, pp. 103-131Gadda, Carlo Emilio
 1991
 Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918)
 | 618 | Per meglio dire furono gli altri a decidere, ché io in treno avevo mangiato del pane della  Croce Rossa  e a sera una scatoletta di carne. |  |