L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra Frase: #131
| Autore | Croce, Benedetto | 
|---|---|
| Professione Autore | Intellettuale, filosofo, storico | 
| Editore | Laterza | 
| Luogo | Bari | 
| Data | 1950 | 
| Genere Testuale | Saggio | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 358 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 358 | 
| Parti Gold | 207-226 (20) | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Più feroci ancora, le plebi e i contadini.
Altro che attaccamento alla vita:
Sembra, anzi, che allora la vita valesse ben poco, e si potrebbe stabilire su quei documenti la legge empirica (confermata da altre osservazioni) che alla minore virtù militare di una società corrisponde un maggior abito sanguinario, e all’inverso.
Perciò Marat, in una delle sue allocuzioni, esprimeva il desiderio di avere intorno a sé non piú che «trecento Napoletani, con le braccia nude, armati di pugnali», per rassodare definitivamente la Rivoluzione in Francia:
II
Ma la taccia era vera ed era inconfutabile, intesa nel suo senso riposto e profondo:
cioè in quanto ridiceva, in altra forma, che agli Italiani era mancata la coesione in un forte Stato, del quale la virtù militare è l’esponente.