L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra Frase: #43
| Autore | Croce, Benedetto | 
|---|---|
| Professione Autore | Intellettuale, filosofo, storico | 
| Editore | Laterza | 
| Luogo | Bari | 
| Data | 1950 | 
| Genere Testuale | Saggio | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 358 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 358 | 
| Parti Gold | 207-226 (20) | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
ma non giova far troppo caso di costoro o tenere a mente le loro parole, così rapidamente passeggiere.
La sola cosa che importi sarà di esaminare se quanto siamo venuti sostenendo è vero, e, poiché vero, fondamentalmente benefico e salutare;
o se abbiamo errato nel nostro ragionare e recato danno col nostro errore, pel quale, conformemente alla dottrina che seguiamo, non cercheremmo discolpa nella buona fede e ci terremo moralmente responsabili.
Noi ci assicuriamo nella fiducia che, in un giorno più o meno prossimo, sarà riconosciuto che abbiamo parlato secondo verità e abbiamo compiuto a questo modo l’ufficio patriottico che, per ragioni di competenza, a noi toccava.
Forse non dovremo nemmeno aspettare il giorno che verrà, perché, quando, or son poche settimane, tutta Italia è stata percorsa da un grido di sdegno nell’udire il saggio di giustizia internazionale, ossia di politica astratta, che alcuni italiani, ascritti a una setta, in un congresso internazionale, avevano dato a danno della loro patria, il riconoscimento della nostra ragione ci è venuto spontaneo e pienissimo dai fatti stessi, e ci è stato altresí attestato da coloro che, riflettendo, dai fatti risalgono alle teorie.
Una pioggia di accuse, di rinfacci, di sarcasmi è caduta addosso a quei disgraziati apostoli dell’umanitarismo e della giustizia internazionale;
sicché il nostro primo moto è stato perfino quello di prendere le loro parti, sembrandoci non equo che chi accetta premesse false, gridi poi la condanna contro coloro che traggono, dalle stesse premesse, le logiche conseguenze.