Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #249
| Autore | Gadda, Carlo Emilio |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore |
| Editore | Garzanti |
| Luogo | Milano |
| Data | 1991 |
| Genere Testuale | Diario |
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
| N Pagine Tot | 149 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 |
| Parti Gold | 13-131 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 2/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
È naturale. —
Inoltre mi distraggo col lavoro, ecc.
Ho il mezzo di mangiar cibi caldi; di far cuocere riso o pasta che mi arrivassero da casa, mentre alla folla degli altri ciò è difficile per mancanza di combustibile, di stufe, di recipienti. —
Ho il mezzo di far lavare la mia biancheria con acqua calda, dal cuoco: il soldato Marchioni Giovanni, di Brescia. —
Poi, e questo è anche molto, sono isolato dalla folla, dormo in una camera separata, con Raspaldo, Cattaneo, il Colonnello Salvioni e Garbellotto. —
Là (ho acquistato una cassetta alla cantina, per 35 marchi) ho la mia roba in ordine, e più raccolta. —
Gli altri ufficiali sono sempre ammucchiati nelle caponiere, nelle ridotte, ecc.