Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #28
| Autore | |
|---|---|
| Professione Autore | |
| Editore | Edizioni Roma | 
| Luogo | Roma | 
| Data | 1935 | 
| Genere Testuale | Lettere | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | L, 195 | 
| N Pagine Pref | 50 | 
| N Pagine Txt | 195 | 
| Parti Gold | 9-51 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
c’è in quei saluti come una voce di desiderio che veramente commuove, poveri ragazzi:
Pinotto s’è creato un nido d’amore lassù:
se quest’inverno non mancherà nulla, se avranno ricoveri, difese sicure e salde, a lui tutto si deve.
I Comandi l’hanno saputo, hanno avuto relazioni col nome di Pinotto, ma i Comandi non sapranno mai a costo di quali sacrifici e di quante fatiche e privazioni e lotte dure Pinotto ha raggiunto quello che ha raggiunto.
Lo sanno quei pochi uomini rimasti lassù:
lo sa il suo fido Giovannino, ritornato ora sereno come prima;
lavoratore taciturno, infaticabile e gentile, capace di ammazzare un uomo con un pugno e di sfruconare un’ora nella neve per rintracciare le ultime fragole e portarle sul tavolo a Pinotto.