Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #32
| Autore | |
|---|---|
| Professione Autore | |
| Editore | Bollati Boringhieri |
| Luogo | Torino |
| Data | 2000 |
| Genere Testuale | Lettere |
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
| N Pagine Tot | 528 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 528 |
| Parti Gold | 401-520 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 3/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
E questa mia lettera un grido che io mando a te affinché tu lo diffonda in Italia.
[... ] Ho l’obbligo di dirti che il Governo italiano ha inviato in questi ultimi mesi del pane.
Il primo vagone è arrivato in novembre 1918, dopo ne sono arrivati altri due.
Sono arrivato l’anno scorso 1917 a Wittenberg: era il 7 dicembre.
Nel campo c’erano allora circa 8 mila prigionieri italiani.
Le sofferenze (fame:) a cui sono andati incontro questi prigionieri italiani sono indicibili; la mortalità nei mesi dicembre 1917, gennaio 1918 è stata grandissima.
In un giorno vennero ricoverati 60 casi di polmonite.