Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #85
| Autore | |
|---|---|
| Professione Autore | |
| Editore | Bollati Boringhieri |
| Luogo | Torino |
| Data | 2000 |
| Genere Testuale | Lettere |
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
| N Pagine Tot | 528 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 528 |
| Parti Gold | 401-520 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 3/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Ne ho visti altri deridere dei nostri soldati contemplanti costernati il lor magrissimo rancio e la loro pagnotta.
Questa è la verita nuda e cruda.
Noi non lottiamo soli (ché allora non ci sarebbe speranza).
Non si abbia il falso orgoglio di voler far credere alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti che noi siamo piu forti, più grandi, più ricchi di quello che siamo in realtà.
Non è elemosina che chiederemmo loro, ma l’appoggio necessario per combattere la guerra comune.
Si contempli coraggiosamente la realtà, non si nutrano illusioni vedendo l’abbondanza e la gioia che regnano in alcuni grandi centri e ammirando l’eroismo dei soldati.
Se non si provvede, il sogno della Patria crollerà.