Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #60
| Autore | |
|---|---|
| Professione Autore | |
| Editore | Bollati Boringhieri |
| Luogo | Torino |
| Data | 2000 |
| Genere Testuale | Lettere |
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
| N Pagine Tot | 528 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 528 |
| Parti Gold | 401-520 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 3/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Ciò che ha scritto l’on.
Gasparotto è tutta verità.
GI invalidi già tornati hanno di certo raccontato il resto.
Io dirigevo a Mauthausen il loro reparto e raccomandavo a tutti di prepararsi per il ritorno in Italia, oltre al racconto di ciò che avevano visto e provato essi stessi, ciascuno un fatto speciale, accorso a qualche loro compagno ma ben accertato e precisato con dati di fatto, nomi di testimoni, indicaz. di reggim.
e compagnia.
Il sergente maggiore del 1° Granatieri S. e il capo magg.
di marina M., superstite del Medusa, spero avranno fornito una lunga serie di particolari capaci a far decidere una buona volta in Italia un trattamento diverso per i prigionieri austriaci, siano essi soldati siano ufficiali.