Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #1
| Autore | |
|---|---|
| Professione Autore | |
| Editore | Bollati Boringhieri | 
| Luogo | Torino | 
| Data | 2000 | 
| Genere Testuale | Lettere | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 528 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 528 | 
| Parti Gold | 401-520 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 3/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Da Zona di guerra A Cadegliano (Varese) 3.
7. 1917 [... ] solamente dite che vi fanno morire di fame, in quanto a quello ne sono gia persuaso che prima di morire di fame noi e la borghesia prima, noi abbiamo già il fuoco che ci distrugge che se volessero farla finita questo è il momento non si può vivere dalla fame, e qui invece è tutto il contrario delle giornate puoi lasciare i pantaloni per fare i tuoi bisogni ma tante volte bisogna farla nei pantaloni altrimenti è la ghirba [ pelle ] che va al diavolo; non siamo sicuri neanche tre metri sottoterra, non dei tedeschi, ma di nostri bravi bombardieri.
Il giorno 10 giugno era terribile, ma il 19 non si poteva più resistere:
quanti e quanti si son visti a sparire senza trovarne neanche la testa: cose che facevano altro che pietà a vederle; per me sono stanco, sono 17 mesi di trincea, ho giusto avuto la fortuna di venire in licenza e quella di salvarsi il mese passato.