Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #19
| Autore | |
|---|---|
| Professione Autore | |
| Editore | Bollati Boringhieri |
| Luogo | Torino |
| Data | 2000 |
| Genere Testuale | Lettere |
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
| N Pagine Tot | 528 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 528 |
| Parti Gold | 401-520 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 3/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Dunque io approvo che il pianto internazionale è ipocrisia.
E la più vera e vergognosa ipocrisia e il farsi credere cultori darte veder versare torrenti d’indignazzione per una pittura fiamminga, per un Cristo sperante su una tela, per la distruzzione di una facciata d una chiesa dal Musaico, per un altare alla roccocò, e non sentire dolore per quelli che muoiono la davanti alle trincee squartati e sventrati dalle bombe nemiche, non sentire dolore per quelli che muoiono di freddo e di miseria e per i bimbi senza pane, e per i genitori sul lastrico della miseria:
Bruccino le vergini dipinte, al diavolo le sedi governali i Papiri del San’Scritto, sono le vite umane che bisogna salvare, sono le lagrime umane che bisogna asciugare, sono le vite e i corpi umani che bisogna aiutare.
Dunque il bene sta in voi o popolo, che dovete fare la vostra guerra per la ricconquista del perduto vostro diritto e sacro; alle discusioni di pace per il benessere di tutti.
Vi saluto, caro Antonio vi prego questa lettera fatela leggere a tutti quelli che ascoltano i giornali.
Con te discorerò dopo più a lungo
Marco