Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #51
| Autore | Prezzolini, Giuseppe | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista | 
| Editore | R. Bemporad | 
| Luogo | Firenze | 
| Data | 1918 | 
| Genere Testuale | Memorie | 
| Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento | 
| N Pagine Tot | XV, 398 | 
| N Pagine Pref | 15 | 
| N Pagine Txt | 398 | 
| Parti Gold | 2-405 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Dal Distretto alle retrovie del fronte, da queste alla trincea, poi a riposo, poi di nuovo in trincea, e un giorno all’ospedale da campo, da questo a quello di riserva, un breve periodo di licenza, di nuovo al deposito e così via...; ecco la sua vita da due anni;
si forma così un’abitudine che scema ogni entusiasmo.
Però è da osservarsi che poco basta a risvegliare l’antico uomo.
Io ho veduto a Gorizia dei soldati, degli antichi eroi della settimana rossa, nei quali si diceva che erano totalmente spente le ragioni ideali della guerra, e ai quali è bastato il vedere le mazze insanguinate con le quali gli austriaci finivano i prigionieri, per risvegliare gli antichi spiriti.
Un psicologo francese ha notato il medesimo fenomeno tra i soldati francesi.
«Si osserva nei combattenti, così egli scrive, uno stato di spirito profondo e generale che dapprima non avevo rilevato.
È esso di formazione recente: