Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #73
| Autore | Prezzolini, Giuseppe | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista | 
| Editore | R. Bemporad | 
| Luogo | Firenze | 
| Data | 1918 | 
| Genere Testuale | Memorie | 
| Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento | 
| N Pagine Tot | XV, 398 | 
| N Pagine Pref | 15 | 
| N Pagine Txt | 398 | 
| Parti Gold | 2-405 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Gli austriaci tentarono più volte di scacciarci dalla punta conquistata; lasciarono sul terreno centinaia di morti, disseminati in ogni balza.
Non riuscendo a riprendere la cima, si rafforzarono intorno, per barrarci ogni strada.
La montagna si prestava alla difesa, le offriva poderosi baluardi naturali.
Il dorso del Monte Nero, dal lato austriaco, è inoltre solcato da strade militari che salgono dal nord, da Plezzo, le quali hanno facilitato un vasto spostamento di truppe e di artiglierie.
Al di là del crestone principale, un’altra catena di rudi vette si solleva, vette chiare, strane, che sembrano sfarinarsi in una sabbia grigia di cui i valloni si colmano: sono dette dai soldati le Cime Bianche a causa della loro apparenza.
Formano una vera seconda muraglia, vicinissima, sulla quale numerose batterie nemiche si appostano.
Fra lo schieramento delle Cime Bianche e il costone del Monte Nero, in fondo ad un valloncello arido, anguato e selvaggio, è il passo di Luznica, diventato una via di arrocco per le truppe nemiche lungo l’allineamento delle vette da difendere.