Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #3

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Ad un amico,

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Quassù si respira, nelle pause dei cannoneggiameñti, un’aria satura di misticismo francescano, in nessun luogo come quassù sora acqua è pura et humele et casta; quassù sora luna e le stelle, non che clarite, son fulgide di bagliori adamantini; sora matre terra, quassù, carica di nevi e coperta d’erba e di fiori, si leva verso il cielo in forme di bellezza nelle cui linee divine è il segno certo del Pensiero Eterno; e in qual luogo se non quassù, sora nostra morte corporale, risplende di splendore inestinguibile sul cielo dell’Anima:

La montagna col suo immengo ghiacciaio si leva enorme di contro al nostro accampamento, alta sopra i pascoli verdi, e le ore che passano sul cielo, la tingono successivamente dei più fantastici colori.

Certi tramonti accendono le rocce come carboni, o le placcano d’oro, o le arroventano alla sommità, o le fioriscono di violette cupe, finchè la cenere, color di giacinto, della sera, non spenga nel suo uniforme mantello ogni altro colore.

Nelle notti di luna la valle è di smeraldo, la roccia è di lapislazzuli, e il ghiacciaio di madreperla scintilla tacito e freddo sotto il mistero concavo e profondo del cielo d’oltremare.