Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #17
| Autore | Prezzolini, Giuseppe |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista |
| Editore | R. Bemporad |
| Luogo | Firenze |
| Data | 1918 |
| Genere Testuale | Memorie |
| Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
| N Pagine Tot | XV, 398 |
| N Pagine Pref | 15 |
| N Pagine Txt | 398 |
| Parti Gold | 2-405 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 2/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Scoppia la guerra.
Senza esitazioni seppe il suo posto, coordinò la sua attività, pose a pegno del pensiero l’azione, andò soldato volontario, fu ferito, tornò ufficiale, morì.
«La guerra è venuta e sul Podgora ha chiesto agli uomini chi credeva.
Non sappiamo quanti han risposto; noi sappiamo che Scipio ha detto subito:
Io».
Pubblico qui, inedita, parte del suo Diario, e qualche lettera alla moglie dove nulla è di straordinario rispetto alle pagine primaverili del Mio Carso e alle solide quadrature dell’Ibsen: bensì straordinaria la semplicità con cui viveva la vita di guerra senza un accento letterario, o un solo accenno al sacrificio col quale si allontanava, senza obbligo legale, da ogni cosa più cara, tanto era per lui naturale adempiere il proprio dovere.
Quanto ha perso l’Italia: