Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #5

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Giovanni Bellini, figlio di contadini toscani trapiantati a Firenze, autodidatta, artista singolare, lascia alcuni interessanti scritti inediti, che vedranno la luce a cura di amici e tre soli scritti già pubblicati.

Ne comparvero due su Lacerba, (due squilli di tromba, due speronate potenti al ronzinante Italia Ufficiale) quand’era vivo ed interventista, e uno sulla Voce, (questo diario che qui si ristampa) quando già aveva chiuso la breve vita cadendo per la sua Italia, il 7 luglio 1915.

Era nato nel 1891.

La sera della partenza pel fronte, calda sera di Maggio, nella Caserma di S. Giorgio a Firenze gli passò davanti un sergente poco bellicoso che mostrava un ritrovato per corazze leggere.

Disse ridendo, con quella voce soave, lenta, quasi femminea, che quando poi sfidava diveniva tagliente e sonora:

— Macché:

ai nemici gli va mostrato il petto: —