Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #699
| Autore | |
|---|---|
| Professione Autore | |
| Editore | Edizioni Roma | 
| Luogo | Roma | 
| Data | 1935 | 
| Genere Testuale | Lettere | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 241 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 241 | 
| Parti Gold | 7-46 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
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sono tranquillo, perfettamente sereno, e fermamente deciso a fare tutto il mio dovere, fino all’ultimo, da forte e buon soldato, incrollabilmente sicuro della nostra vittoria immancabile.
Non sono altrettanto certo di vederla da vivo, ma questa incertezza, grazie a Dio, non mi turba affatto, e non basta a farmi tremare.
Sono felice di offrire la mia vita alla patria, sono altero di spenderla così bene, e non so come ringraziare la Provvidenza dell’onore che mi fa, offrendomene l’occasione in questa fulgida giornata di sole autunnale, in mezzo a questa incantevole vallata della nostra Venezia Giulia, mentre sono ancora sul fiore degli anni, nella pienezza delle forze e dell’ingegno, e combatto in questa guerra santa per la libertà e per la giustizia.
Tutto mi è dunque propizio, tutto mi arride per fare una morte fausta e bella, il tempo, il luogo, la stagione, l’occasione, l’età.
Non potrei meglio coronare la mia vita;
sento tutta la compiacenza di farne un uso buono e generoso.