Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #2077
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
qualcuno in atto di estrarre la maschera.
Nei prati pozze di granate, (ricordo una da 305) ma in complesso non come a Magnaboschi, e tanto meno sul Faiti.
Gli è che quelle granate arrivarono addosso a gente non avvezza (chauffeurs, borghesi, comandi) e cariche di gas asfissianti, producendo più panico che danno.
Due cocottes piene di sifilide e di sguaiato servilismo pregarono De Candido di raccomandarle a ufficiali tedeschi.
Cola e lui chiesero quale fosse la loro sorte e si fermarono a chiacchierare:
io impaziente feci loro premura e proseguimmo.
Ricordo le sfacciate parole della più piccola delle due svergognate «Per noi italiani o tedeschi fanno lo stesso:», dette con allegria.