Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #2053
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Così mi apparve la 2.a volta il bellissimo ponte che, ammirando, valicai pochi giorni prima con un soddisfacimento estetico e sentimentale intensissimo.
L’Isonzo mugghiava sotto, nel letto profondo. —
Poco avanti v’erano sparse sulla strada delle cassette di ufficiali, dei viveri, delle botti, preda ormai dei tedeschi. —
Al bivio, dove un ramo va a Caporetto, un altro prosegue a sinistra, costeggiando il fiume, ci fermammo un momento.
Un soldato nostro ubriaco spillava vino da una botte aperta e il cui contenuto era in parte uscito ad arrossare il polverone della strada.
Soldati nostri si chiamavano al festino; non ostante gli urli e le minacce delle sentinelle tedesche;
dei tedeschi era ormai tutta quella roba.