Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1912
| Autore | Gadda, Carlo Emilio |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore |
| Editore | Garzanti |
| Luogo | Milano |
| Data | 1991 |
| Genere Testuale | Diario |
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
| N Pagine Tot | 149 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 |
| Parti Gold | 13-131 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 2/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
il cuore mi s’allargò pensando che fossero nostri rincalzi, e al momento quell’uniforme nera mi fece pensare (che stupido) ai bersaglieri;
non pensavo che questi, in combatt., hanno l’uniforme grigio verde.
Al dubbio espresso da alcuni gridai:
«Ma sono nostri rincalzi, che prendono posizione sull’altra riva del fiume:» e la cosa era logica, poiché, essendo saltato il ponte di Caporetto io immaginavo che i tedeschi fossero innanzi a Caporetto, ma sempre sulla sinistra idrografica dell’Isonzo:
Mai più immaginavo la strada che fecero.
Poco dopo il crepitio d’una mitragliatrice e qualche colpo di fucile:
cominciai allora a temere e intravedere la verità: