Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1895
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
sulla roba e le munizioni e gli zaini lasciati sul Krasji, e mi dissero che eran rimasti là, preda certa:
il Krasji era stato bombardato in vetta anche con granate incendiarie;
seppi poi che una aveva distrutto la baracca uff.li dell’osservatorio artiglieria dell’armata.
Tutti i fuggiaschi dicevano che il ponte di Ternova era saltato:
di lì non potevo scorgerlo perché il fiume fa più su una svolta.
Ero perplesso, l’angustia, l’ansia, il dubbio mi tormentavano.
Chiedevo di Cola.