Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1737
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
erano disordinati, non avevano mitragliatrici.
Qua e là bagliori d’incendî, in qualche casolare o capanna.
Lumi nelle baracche del Monte Nero, del Vrata, del Vrsic;
guardando M. Nero pensavo al trajno dei cannoni sul Monte Nero, a piazzare i quali occorrevano 10-15 giorni ancora (Due però erano già su, in caverna) e mi rammaricavo della loro perdita.
Pensavo anche alla roba forzatamente lasciata dalla comp., ai viveri di riserva ecc. e ai nostri conducenti. —
Il tempo andava rasserenandosi e la prima alba era vicina.
Penammo non poco, nel buio e nella confusione, a raggiungere per saltus lo stradone con le pesanti armi a spalla.