Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1649
| Autore | Gadda, Carlo Emilio |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore |
| Editore | Garzanti |
| Luogo | Milano |
| Data | 1991 |
| Genere Testuale | Diario |
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
| N Pagine Tot | 149 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 |
| Parti Gold | 13-131 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 2/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Infatti il magg.re Modotti se l’era svignata nel pomeriggio, e credo con lui o poco dopo anche il furiere della nostra compagnia Ansaldi Vittorio, da Rovato (Brescia).
I cucinieri rimasero invece con gli ultimi.
Sulla vetta Krasji furono lasciate le munizioni della comp., le cassette del furiere, ecc.;
altra roba era a Kosec.
Sia quella della vetta Krasji sia quella di Kosec presumo sia stata in gran parte distrutta dai grossi calibri e granate incendiarie.
La baracca uff. della 2.a Arm. di vetta Krasji seppimo poi essere stata distrutta da granata incend. —
Verso destra ci sentivamo meno sicuri: