Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1548
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
I denari erano £. 10,30 e li ricuperò Cola per farli avere alla famiglia. —
Il cadavere fu lasciato sulla barella, poco fuori la caverna, coperto con una coperta, per seppellirlo appena cessasse il fuoco, la notte.
Le circostanze non dovevano concederci di assolvere a questo ufficio pietoso. —
Giacché narro episodi, ricordo che la sera del 22, mentre eravamo sulla vetta Krasji, due palloncini a riscaldamento (col fuoco sotto) trasvolarono dalle linee nemiche nella valle dell’Isonzo.
Noi tirammo qualche colpo di fucile, per veder di atterrarli, (passarono a 100-150 m. sulla vetta Krasji) volendo prendere i manifesti che recavano. —
Seppimo poi, ma non so se la cosa sia vera che i manifesti dicevano:
«Italiani, attenti alle retrovie:».