Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1449
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Le fatiche del giorno preced. e di questo e il mancato sonno nella notte preced. rendevano necessario e doveroso un po’di riposo, per esser in grado di affrontare le future situazioni.
Accanto a me, nella casetta D (p. 4 bis) dormì Sassella.
Cap. 21.
Fummo svegliati da un sordo e intenso bombardamento nella conca di Plezzo e verso il fondo valle Krain.
Il ritmo era quello d’un tiro violentissimo, tambureggiante.
Pregai Sassella di guardare le ore:
erano le due (notte sul 24).