Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1407
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Al fondo la galleria aveva due feritoie in roccia:
una batteva il fondo valle, ampiamente e il sottostante bosco, e la sella tra Javorcek e Vrsik, frontalmente.
L’altra batteva il trucchetto, e dal vallone dei Caprioli a valle, battendo di fianco eventuali assalitori della catena del Krasji Veliki:
si scorgeva nel fondo, allo sbocco della valle Slatenik, la conca e il paese di Plezzo.
Questa feritoia aveva il difetto di non battere ancor più a sinistra, e cioè proprio le pendici del Veliki;
difetto del quale tosto m’accorsi.
Entrambe poi erano strette, e non permettevano una gran falciata.