Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1297
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
le due erano passate e tutto era silenzio. —
I muli, scaricato il materiale, se ne tornarono a Drezenca;
conducenti e quadrupedi erano esausti.
Il cap.le conducente Ghelfi, mi disse che, dopo fatta questa corvée, 11 dovevano sgomberare da Drezenca e portarsi a Magozo, villaggio sotto la catena del Krasji-Veliki, più protetto di Drezenca dal tiro nemico.
Fu questa l’ultima volta che vidi i miei conducenti e i miei muli.
Gli ordini venivano loro dati in basso, dal caposervizî della 43.a Div. Maggiore Slaviero. —
Cerrato se ne andò con la sua sezione;