Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1228
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Il rancio alla truppa era stato distribuito prima della partenza da Kosec. —
Durante tale ascensione il tempo si rasserenò;
le artiglierie avversarie non ci tirarono, essendo la strada defilata dal coccuzzolo del Vrsic su cui si trovavano aggrappati gli austriaci.
Però la strada è vista dalla cima del Mrzli, il quale può telefonare e far sparare. —
Durante la marcia sentimmo parecchi colpi di grosso calibro, che giudicai 210, e altri di piccolo arrivare nella zona, credo a Za-Krajn (Planina Za-Krajn) e dintorni.
Nessuna impressione nei nostri soldati anche del 98, nuovi del fronte, che si mantennero sempre serenissimi. —
Arrivammo sulla vetta del Krasji-Vhr (q. 1772) che già il sole declinava.