Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1207
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Il mio prezioso diario, contenente le mie speranze e la mia passione a Torino e sul Carso (libretto in pelle nera, con scritto Notes, in oro) e il libretto ferroviario, con le ultime lettere, portai meco in una cassetta di legno. —
Tutte le lettere ricevute sul Carso rimasero nella cassa grande a Kosec.
Dormii dunque felice la notte tra il 21 e il 22 ottobre 1917, dopo aver mangiato bene per l’ultima volta, dopo aver disposto tutto, dopo aver pagato tutto. —
A fianco a me il mio bravo soldato Sassella, in me la contentezza di andare finalmente in linea, e piena fiducia. —
12.
Il 22 ottobre 1917 era una giornata nuvolosa, che poi si rasserenò.
Ci congedammo dai colleghi della 469.a e da Favia del Core, che partì per la licenza. —