Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1203
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Nella cassa grande lasciai, oltre a qualche indumento, i miei cari libri, le carte topografiche, ecc.
Lasciai la cassa grande nel solaio della casetta-fureria di Kosec;
dopo però seppi che Donadoni l’aveva messa al pianterreno-cantina della stessa.
(Cassa grande con carte topografiche in Kosec; più non ritornerò sull’argomento.)
Il mio prezioso diario, contenente le mie speranze e la mia passione a Torino e sul Carso (libretto in pelle nera, con scritto Notes, in oro) e il libretto ferroviario, con le ultime lettere, portai meco in una cassetta di legno. —
Tutte le lettere ricevute sul Carso rimasero nella cassa grande a Kosec.
Dormii dunque felice la notte tra il 21 e il 22 ottobre 1917, dopo aver mangiato bene per l’ultima volta, dopo aver disposto tutto, dopo aver pagato tutto. —