Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1177
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Cola, io, Favia, rimanemmo a Kosec, in attesa di dar loro il cambio.
Io provvidi sempre alacremente al loro vettovagliamento, e il mio animo era con loro.
Attendevo di raggiungerli. —
Ma il 21 ottobre in seguito all’ordine di trasferimento sul Krasji, essi ridiscesero a Kosec.
Erano stanchi, bagnati:
si lamentarono dei trattamenti poco buoni.
Le scarpe loro erano fradice, per la neve. —