Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1174
| Autore | Gadda, Carlo Emilio |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore |
| Editore | Garzanti |
| Luogo | Milano |
| Data | 1991 |
| Genere Testuale | Diario |
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
| N Pagine Tot | 149 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 |
| Parti Gold | 13-131 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 2/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Fecero vita durissima, il 20 e 21;
mangiarono male; tormenta; neve; bagnati sempre: qualche colpo d’artiglieria.
I due sottotenenti che li guidavano, vennero comandati dalle superiori autorità;
Cola, io, Favia, rimanemmo a Kosec, in attesa di dar loro il cambio.
Io provvidi sempre alacremente al loro vettovagliamento, e il mio animo era con loro.
Attendevo di raggiungerli. —
Ma il 21 ottobre in seguito all’ordine di trasferimento sul Krasji, essi ridiscesero a Kosec.