Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1125
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Quando noi ci trasferimmo a Drezenca (17-18 ottobre 1917), il batt. «Albergian» ci raggiunse e sorpassò, a Raune, sotto il M.te Cucco.
I soldati non portavano lo zaino, e mi fecero rabbia per l’aspetto di stanchezza che dimostrarono. —
4. Le Compagnie Mitragliatrici del 5.° Raggruppamento, a cui alludo quando dico, «noi», sono elencate nelle note di questo diario del 17 ottobre;
esse erano riunite a Sverinaz, sopra Clodig, furono riunite nella marcia a Drezenca, e poi nella sventura. —
Esse sono: 790.a Comp.ia, comandata dal cap.no di complemento Boggia, di Torino;
le armi erano Fiat. —
470.a compagnia, la mia, comandata da Cola, sebbene proprio alla vigilia della partenza mi fosse giunta notizia della mia promozione a tenente, con anzianità superiore a Cola.