Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1046
| Autore | Gadda, Carlo Emilio |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore |
| Editore | Garzanti |
| Luogo | Milano |
| Data | 1991 |
| Genere Testuale | Diario |
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
| N Pagine Tot | 149 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 |
| Parti Gold | 13-131 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 2/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Feci una sciocchezza, ma per ora non me ne pento gran che:
almeno non soffro più tentazioni, non lotto più tra la prudenza e la fame;
sono affamato, e terribilmente lo sarò in seguito, ma tranquillo e rassegnato. —
A questo proposito ricordo un «fioretto di San Francesco» ultimamente scoperto, e pubblicato da L. Luzzatto nel «Corriere», secondo il quale il Santo insegna a non essere prudenti e avari per il domani, ma ad affidarsi invece alla Provvidenza. —
Oggi a mezzogiorno ci furono 2 cetrioli, 1 meluzza tisica, una tazza di brodo, e un mestolo di carote lesse.
Stasera un mestolo di acqua e patate disciolte e mezzo mestolo di insalata amara, vera erba. —
Domani scriveremo a casa, non so se una lettera o una cartolina. —