Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1011
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
ci fecero uscire dalla fortezza, accompagnati da una sentinella e ci condussero in un locale della caserma che attraversammo nell’arrivare.
Lì ci fecero spogliare: ecc., solita storia.
Presi parecchio freddo.
Ero nervoso, e verso sera il mio stato d’irritazione crebbe quando seppi che Cola rimane, con sette fortunati, fra cui il generale Farisoglio:
e io parto con la plebaglia. —
Oggi seppi che non sono stato neppure incluso in una lista di partenti per Augusta:
sono i più affamati, i più deperiti: