Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #656
| Autore | Gadda, Carlo Emilio | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore | 
| Editore | Garzanti | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1991 | 
| Genere Testuale | Diario | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 149 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 149 | 
| Parti Gold | 13-131 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
giorno 10 dicembre 1917. —
Mi trovo a quando a quando con Cola, con cui scambio qualche parola;
anche egli è molto abbattuto, tanto più che, come me, è alla fine de’suoi fondi. —
Nei passati giorni aveva del denaro, prestatogli da certo Bettoni di Bergamo, e Cola era maestro nel trovare a prezzi relativamente buoni, pagnotte, marmellata, ecc. —
Jeri egli era abbattutissimo, anche perché si lesse sulla Badische Presse che la regione delle alpi e valli Orobie verrebbero sgomberate dalla popolazione. —
Mi comunicò la sua sfiducia e finii orribilmente la giornata.
La fame è terribile e ci abbrutisce, ci ottunde il sentimento.