Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #1100
| Autore | Monelli, Paolo | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista | 
| Editore | L. Cappelli | 
| Luogo | Bologna | 
| Data | 1921 | 
| Genere Testuale | Memorie | 
| Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) | 
| N Pagine Tot | 227 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 227 | 
| Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] | 
| Digitalizzato Orig | Sì | 
| Rilevanza | 3/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
— Già, è vero.
A Novaledo c’era per copia conforme, alle alpi di Fiemme stava col carreggio, dalle Melette partì quando cominciò il ballo.
Ma adesso è nostro collega, e to’, ha anche il nastrino con la stelletta d’argento (mattacchione, nemmeno il bronzino gli è bastato).
Viene quello che succhiò dai testi tedeschi la scienza che oggi gli dà il titolo accademico e il diritto di pretendere più lauto stipendio da quello stato che non sentì il bisogno di difendere quando il rischio batteva alle porte — doveva essere ancorato bene, se nemmeno Caporetto lo disboscò — e dice:
— Che cosa hai fatto di buono:
Hai vinto la guerra e il pane cresce di prezzo e lo zucchero scompare e il carbone non viene e la Dalmazia non ce la dànno.
Fesso, valeva la pena che facessi il fesso su per la prima linea.