Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #392
| Autore | Monelli, Paolo |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista |
| Editore | L. Cappelli |
| Luogo | Bologna |
| Data | 1921 |
| Genere Testuale | Memorie |
| Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
| N Pagine Tot | 227 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 227 |
| Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
| Digitalizzato Orig | Sì |
| Rilevanza | 3/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Ma adesso arrivano gli ufficiali per forza, che quando si presentano dicono — sono del tal corso obbligatorio, — come per sottolineare bene che loro non ce n' hanno colpa (chi ne ha colpa è quella burocratica cervice che ha avuto questo lampo di genio, da uomo a cui i quadri contano più di quello che c’è dentro).
In questo nostro ambiente, però, o s' assimileranno o saranno stroncati.
Anche lei, bel signorino della Valle del Po, che mi dice ingenuamente:
— Sa, lo non sono mai stato in montagna, ma ho scelto gli alpini perchè non vanno sul Carso — anche lei preghi
Dio che non tornino le giornate in cui ci sia bisogno di buttar cuori saldi e teste dure a tappar l’orrore di un falla sulla fronte.
Intanto domani mi rampicherà quelle crode, e vedremo che cosa ne diranno questi agordini dalla critica infallibile e scontrosa, che lei mi vorrebbe venire a comandare solo per non andare sul Carso — questi uomini legati per la loro nascita e il loro mestiere ad un destino così severo di soldati, buttati senza lor scelta allo sbaraglio finché la guerra duri, e pure tranquilli e assennati, che solo domandano di poter avere fiducia nell’ufficiale che li deve portare a morire.
E abitudine di scartoffie nelle teste dei furieri e dei comandati in servizio di S. M.