Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #254
| Autore | Monelli, Paolo | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista | 
| Editore | L. Cappelli | 
| Luogo | Bologna | 
| Data | 1921 | 
| Genere Testuale | Memorie | 
| Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) | 
| N Pagine Tot | 227 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 227 | 
| Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] | 
| Digitalizzato Orig | Sì | 
| Rilevanza | 3/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Questo dice il biglietto del tenente:
dice anche, poscritto, che di dove sono nessuno li smuoverà, finché c’è penna d’alpino.
Il portaordini è in piedi, contro alla parete, faccia tagliata da uno sgraffio, occhi duri e chiari.
Casagrande, l’aiutante maggiore, sussurra qualche cosa al Maggiore.
E il Maggiore dice:
— Alpino, tu sei stato retrocesso un mese fa da caporale, perché a Barricate hai preso una sbornia stupida ed hai lasciato mangiare i viveri di riserva ai tuoi uomini.
Da quattro giorni, qui all’Ortigara, ti porti bene.