Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #1562
| Autore | Monelli, Paolo |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista |
| Editore | L. Cappelli |
| Luogo | Bologna |
| Data | 1921 |
| Genere Testuale | Memorie |
| Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
| N Pagine Tot | 227 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 227 |
| Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
| Digitalizzato Orig | Sì |
| Rilevanza | 3/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Soggiunge Pupo, il conducente canuto, che ha gli anellini alle orecchie, e il più stizzoso mulo delle salmerie:
— E se un el ghe gera entrà par sbajo nol podeva far altro che saltarghene fora.
Così parla la saggezza dei mulattieri, nel calore buono del tabià;
così gli adunati rendono giustizia a Edoardo il Temerario.
Il quale tace, soddisfatto della sua narrazione:
e allora il sergente Conz incomincia a dire come egli per primo, da caporale maggiore, a capo di quattro esploratori, entrò in Fiera di Primiero, e ne voleva trarre per ostaggio il principale cittadino.
Ma questo lo sappiamo già.