Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #1484
| Autore | Monelli, Paolo | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista | 
| Editore | L. Cappelli | 
| Luogo | Bologna | 
| Data | 1921 | 
| Genere Testuale | Memorie | 
| Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) | 
| N Pagine Tot | 227 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 227 | 
| Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] | 
| Digitalizzato Orig | Sì | 
| Rilevanza | 3/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
E allora anche Edoardo il Temerario racconta la sua storiella, mentre in un angolo della stalla Assaba, la paziente mucca Assaba di grande mole e di molto latte, si lascia mungere.
Il latte di Assaba lo porterà un mulo fin lassù sulla montagna di ghiaccio, perché il tenente medico lo distribuisca a quelli che marcano visita, che scendono dai posti di piccola guardia al posto di medicazione perché la notte hanno veduto le streghe.
Molto saggio è il tenente medico, molti feriti ha consolato di candide bende e buone parole, molti combattimenti ha veduto.
Cecchet ha male ai piedi, cammina a fatica.
- Fatti tagliare i capelli, sarai più leggero, camminerai meglio.
Cecchet è servito.
Bof si fa innanzi e si comprime il ventre: