Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #1426
| Autore | Monelli, Paolo | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista | 
| Editore | L. Cappelli | 
| Luogo | Bologna | 
| Data | 1921 | 
| Genere Testuale | Memorie | 
| Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) | 
| N Pagine Tot | 227 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 227 | 
| Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] | 
| Digitalizzato Orig | Sì | 
| Rilevanza | 3/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
questi non sono attributi necessarî dello stare bene alla fronte dei comandi.
Se andate da De Zinis lo trovate sempre rasato, come se stesse per mettersi in frak, e al riparo di quel roccione vi offre il tè con i wenice-wafers biondi come la zazzeretta dei miei sogni.
Soltanto che per andarci bisogna passare dove i cecchini hanno freddato quel capitano del 49° ed anche dove sta lui ci frullano più pallottole che idee);
insomma, non ce l’hanno, quel senso di giustizia, ai Comandi, ma ce l’hanno quei bravi ragazzoni del Feltre che hanno preso il Cauriòl e fatto, dopo, quindici giorni di passione sotto la Busa Alta.
E per avere il cambio, il maggiore ha fatto così.
Prima ha mandato lo specchio della forza, dei malati e delle perdite.
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