Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #761
| Autore | Monelli, Paolo |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista |
| Editore | L. Cappelli |
| Luogo | Bologna |
| Data | 1921 |
| Genere Testuale | Memorie |
| Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
| N Pagine Tot | 227 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 227 |
| Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
| Digitalizzato Orig | Sì |
| Rilevanza | 3/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
Prima ero nero, sa;
nero come la polvere nera che scoppia sempre fuori proposito.
Ne beva un altro.
E allora il sole rosso nel corpo, calore nelle idee, spiare con più ottimismo se la sera si decida a rabbuiare questo cielo lucido percorso da un sole più neghittoso di quello che obbedì a Giosuè — e se no, e se ci attaccano prima di buio, cercheremo almeno di accopparne parecchi, per dar tempo al tempo, chissà che intanto la Divisione possa mettére in salvo tutte le sue scartoffie.
Finché, a sera, a drappelletti, giù a rotoloni per il bosco buio, adunata a Malga la Costa di là dalla valle;
sicuri delle spalle chè ce le difende Garbari da Trento, che ha voluto per sè quel posto pericoloso perché — dice — conosce bene i posti.
Brucia anche Bieno.