Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #276
| Autore | Monelli, Paolo |
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista |
| Editore | L. Cappelli |
| Luogo | Bologna |
| Data | 1921 |
| Genere Testuale | Memorie |
| Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
| N Pagine Tot | 227 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 227 |
| Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
| Digitalizzato Orig | Sì |
| Rilevanza | 3/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
E si combatte per paesi vuoti contro un nemico appostato dietro il muretto del cimitero o nel parco dell’albergo:
ma quando s’è finito di fare le schioppettate, giù in esplorazione nelle cantine del parroco di Santa Brigida, a sentire se il suo vino è più buono di quello del barone.
E questa è successa a Campari.
È stato stanotte, sotto un nevischio tranquillo, in appostamento al di là delle linee un’ora di strada, a Brustolai, una desolazione di case arse e devastate nella sassaia che vien giù dall’Armentera.
Il fiume oscuro taglia il bianco sudicio del suolo.
Di là il paese morto di Marter:
ma ci deve essere il nemico in qualcuna delle sue case, anche stasera, come ieri.