Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? Frase: #60
| Autore | Salvemini, Gaetano |
|---|---|
| Professione Autore | Intellettuale, storico, politico |
| Editore | s.n. |
| Luogo | s.l. |
| Data | 1918 |
| Genere Testuale | Discorsi |
| Biblioteca | Biblioteca comunale di Livorno |
| N Pagine Tot | 20 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 20 |
| Parti Gold | 1-20 |
| Digitalizzato Orig | No |
| Rilevanza | 2/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
E in essa Austria e Turchia si rivelano, a sè stesse e all’Europa, elementi interdipendenti di un unico sistema di iniquità.
L’una si stringe all’altra, ed entrambe si appoggiano all’Imperialismo germanico.
Insieme si salveranno o insieme andranno in rovina.
Attraverso il programma diplomatico dell’Intesa si realizza, per vie inaspettate, l’antico programma democratico di Giuseppe Mazzini.
E a mezzo secolo di distanza dalla morte di Mazzini, un altro grande idealista, condotto dalla guerra ad essere ministro del Re d’Italia, Leonida Bissolati, commemorando nell’ottobre scorso a Cremona Cesare Battisti, ha potuto nello stesso tempo ripetere il vaticinio di Mazzini e anticipare la pubblicazione ufficiale del programma dell’Intesa:
«Al barbarico militarismo prussiano, che fu il nido della orrenda congiura contro la pace, bisogna spezzare l’arma in pugno.
Quest’arma è l’Impero austro-ungarico.