Delenda Austria Frase: #128
| Autore | Salvemini, Gaetano | 
|---|---|
| Professione Autore | Intellettuale, storico, politico | 
| Editore | F.lli Treves | 
| Luogo | Milano | 
| Data | 1917 | 
| Genere Testuale | Discorsi | 
| Biblioteca | Biblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno | 
| N Pagine Tot | 58 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 58 | 
| Parti Gold | [15-30] [1-14] [31-58] | 
| Digitalizzato Orig | Sì | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Ecco perché la propaganda sistematica di sfiducia e di depressione, che viene condotta in Italia da tutti gli agenti del neutralismo giolittiano, e che la maggioranza giolittiana della Camera favorisce abilmente con la sua complice passività, quando non applaude addirittura sotto i banchi, - ecco perché questa propaganda è oggi il migliore o meglio il peggiore servizio, che possa desiderare fra noi la Germania.
La propaganda, che facevano in Italia tutti i tedescofili e triplicisti impenitenti nella seconda metà del 1914 e nella prima metà del 1915, per impedire al nostro Paese l’intervento nella guerra, e ridurlo nelle condizioni della Grecia attuale, quella propaganda ha assunto ora un’altra forma: quella della recriminazione e del sospetto sistematico contro gli Alleati dell’Italia e specialmente contro l’Inghilterra.
Il neutralista di due anni or sono ha assunto oramai una nuova spoglia: la spoglia del patriota preoccupato e altamente geloso degli interessi del proprio Paese, il quale non discute più della necessità dell’intervento dell’Italia nella guerra, anzi è capace di proclamare che lui è stato sempre fermamente convinto di questa necessità, ed è capace di rinfacciare a molti interventisti di avere esitato nell’estate del 1914 prima di dichiararsi;
ma non può non osservare e deplorare che il Governo abbia commesso molti errori, e specialmente si sia fidato troppo dei suoi Alleati.
Per l’ex-neutralista italiano l’alleato è quella cosa, che bisogna sempre svalutare, discreditare, sospettare, specialmente sospettare.
Il nemico, invece, è quella cosa, che bisogna sempre scusare, ammirare, temere, rimpiangere.
Bisogna sopratutto rimpiangerne l’alleanza; e proclamare che l’Italia non deve mai rompere del tutto i ponti verso il suo passato: