Delenda Austria Frase: #59
| Autore | Salvemini, Gaetano |
|---|---|
| Professione Autore | Intellettuale, storico, politico |
| Editore | F.lli Treves |
| Luogo | Milano |
| Data | 1917 |
| Genere Testuale | Discorsi |
| Biblioteca | Biblioteca Polo Umanistico Università degli Studi di Salerno |
| N Pagine Tot | 58 |
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 58 |
| Parti Gold | [15-30] [1-14] [31-58] |
| Digitalizzato Orig | Sì |
| Rilevanza | 2/3 |
| Copyright | Sì |
Contenuto
E con queste voci di riforme costituzionali interne dell’Austria-Ungheria, circolavano altre voci di sentimenti tedescofobi della nuova Imperatrice Zita, e di malumori fra l’Austria e la Germania, e di una possibile pace separata dell’Austria colla Intesa, se l’Intesa non fosse intransigente coll’Austria, se l’Intesa non pretendesse lo sfasciamento dell’Austria.
E dopo che l’Intesa, nella nota a Wilson, ha dichiarato di considerare come uno dei fini fondamentali della sua guerra il totale smembramento dell’Austria, si è subito vista nei giornali pacifisti inglesi una campagna di proteste contro la eccessiva intransigenza dell’Intesa.
E anche in Italia non è mancata qualche recriminazione sull’errore, che commetteva l’Intesa, sfidando così apertamente l’Austria e respingendola verso la Germania, invece di tentare con essa una pace separata.
Bisognerebbe contentarsi — ripetono molte persone, anche in buona fede — di una riforma interna della costituzione austriaca, la quale dia l’autonomia amministrativa agli czechi e agli slavi del Sud e alla Transilvania, e così tolga ogni predominio ai tedeschi e ai magiari.
L’autonomia, questa ci vuole, non la indipendenza;
facciamo dell’Austria-Ungheria una federazione di popoli liberi ed eguali;
non pretendiamo smembrarla.