Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #78
| Autore | Monelli, Paolo | 
|---|---|
| Professione Autore | Scrittore, giornalista | 
| Editore | L. Cappelli | 
| Luogo | Bologna | 
| Data | 1921 | 
| Genere Testuale | Memorie | 
| Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) | 
| N Pagine Tot | 227 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 227 | 
| Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] | 
| Digitalizzato Orig | Sì | 
| Rilevanza | 3/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Tapun, shrapnells, da due mesi non ne sentivo più.
E i consiglieri del Re Davide decisero di dargli una fanciulla giovine che lo scaldasse giacendogli nel seno.
E la morte è una divina fanciulla.
Ma a Padova, l' etera che lasciai discinta, rabbuffata, l' arco pigro dei sogni sulla bocca dall’alito grave — e l’incognita dal mento quadrato, la soffice personcina serrata nel vestito a lutto, la ciocchettina bionda sulla fronte di marmo.
Non la rivedrò più, si perderà nella sua vita.
Quien sabe:
ma un giorno che io sarò amaro del dopoguerra e mendicherò dagli impassibili destini un’altra tormentosa ebbrezza di vita come questa vigilia di morte, s’io la rincontri allo svolto d’una via soleggiata mi c’inginocchierò davanti a chiederle l' elemosina d’un sorriso.