Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #20
| Autore | |
|---|---|
| Professione Autore | |
| Editore | Edizioni Roma | 
| Luogo | Roma | 
| Data | 1935 | 
| Genere Testuale | Lettere | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | L, 195 | 
| N Pagine Pref | 50 | 
| N Pagine Txt | 195 | 
| Parti Gold | 9-51 | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
.... Io vedevo partire, dalle trincee, le squadre volontarie che andavano a far saltare i reticolati, e per quegli umili fantaccini, forse ignari della propria grandezza, io sentivo venerazione ed invidia.
Non avevano anch’essi una madre che, lontana, piangeva ed a cui volontariamente avrebbero dato il grande dolore:
E vuoi che la mia anima non sapesse sollevarsi anch’essa in quelle pure regioni alle quali sapevano elevarsi degli umili soldati, e che io avessi esitato:
Risalire il filo dei venti, avvicinarsi al sole:
Vedere le grandi masse, passare alla stregua di un formicaio operoso, lanciare una bomba e notare in esso la confusione....
Vedersi intorno la corona dei fiocchi bianchi degli shrapnells, ricevere la loro voce con quella possente del motore ed andare a portare altrove la distruzione e la morte:
Se Dio mi concederà il ritorno, potrò saziare tutta la mia vita di ricordi:...