L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra Frase: #162
| Autore | Croce, Benedetto | 
|---|---|
| Professione Autore | Intellettuale, filosofo, storico | 
| Editore | Laterza | 
| Luogo | Bari | 
| Data | 1950 | 
| Genere Testuale | Saggio | 
| Biblioteca | Biblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" dell'Università di Siena | 
| N Pagine Tot | 358 | 
| N Pagine Pref | |
| N Pagine Txt | 358 | 
| Parti Gold | 207-226 (20) | 
| Digitalizzato Orig | No | 
| Rilevanza | 2/3 | 
| Copyright | Sì | 
Contenuto
Per miracoli che si aspettino dal socialismo, non si aspetterà di certo che esso cangi la configurazione delle terre e dei mari, e i caratteri etnici e storici delle varie popolazioni, e gli interessi antitetici che ne derivano, e la cui instabile composizione sarà sempre data o dal combattere o dal reciproco tenersi in rispetto.
E ci vuole la miranda infantilità dei socialisti russi per concepire un esercito che si mantenga saldo e guerreggi per insufflamento di prediche democratiche;
e ci vuole la loro veramente cospicua ignoranza per addurre a conforto l’esempio dei volontarî francesi del 1793, quando ogni mediocre conoscitore di storia francese sa che quei volontarî fecero dapprima assai cattiva prova, e ci volle severissima disciplina per inquadrarli nel vecchio esercito repubblicano, le cui vittorie si dovettero in massima parte ai solidi istituti militari dell’abolita monarchia.
E che cosa si crede che muova tanto spavento o tanta ripugnanza contro il socialismo:
Forse il turbamento dei cosiddetti privati interessi:
Ma ognuno conosce fieri antisocialisti, che non hanno un soldo in tasca, e socialisti o filosocialisti, che sono milionarî.
L’uomo è, assai più che non si creda, mosso da ragioni ideali e mentali, indipendenti dai suoi interessi immediati e personali.